2009

Verso un capitalismo non liberale? Come guerra e tecnologia rischiano di prevalere sui valori liberali

Categoria/Category
Anno XLIV, n. 194, gennaio-aprile 2009
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

Uno dei principali strumenti giuridici del liberalismo classico si è sviluppato nel common law come diritto al controllo giudiziario contro l’arresto da parte delle autorità statali: il writ of habeas corpus. Questo quadro – per secoli il punto di riferimento essenziale per definire cosa corrisponde a un sistema liberale di rule of law – è oggi entrato in crisi, a partire dalla «guerra al terrore» fino agli stessi sviluppi della tecnologia, che permettono oggi un controllo estensivo e praticamente illimitato delle attività private; un controllo determinato in larga misura da ragioni di sicurezza e prevenzione. L’autore affronta innanzitutto il modo in cui la guerra al terrore ha comportato un mutamento essenziale nelle considerazioni giuridiche attinenti alla libertà personale, poi passa in rassegna gli sviluppi tecnologici che mettono seriamente in dubbio la possibilità di mantenere per il futuro il quadro liberale di vita privata indipendente e libera che abbiamo ereditato dal passato. La sua conclusione è che mentre nel Novecento si contemplava il trionfo di una società libera di mercato o l’affermarsi di una società politicamente oppressiva basata su stretti controlli individuali, oggi vi è invece un diverso possibile scenario: quello di una società post-politica ma oppressiva. Sicuramente, una società non più liberale in senso classico.