Prefazione

Da cinquant’anni, il Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi rappresenta una presenza insostituibile nel panorama della cultura italiana. 

Nato il 31 dicembre 1963, esso fu voluto da Fulvio Guerrini per onorare la memoria del grande Presidente liberale.

L’appoggio appassionato della famiglia Guerrini consentì al Centro di qualificarsi in pochi anni come una delle pochissime realtà di cultura liberale in Italia; l’azione che il Centro svolse fu tanto più ammirevole, coraggiosa e importante quanto più isolate erano, in quegli anni, la cultura liberale e la memoria stessa di Einaudi. Attorno alle sue attività si raccolse una generazione di giovani studiosi, molti dei quali avrebbero raggiunto posizioni di altissimo prestigio nella vita politica, economica e sociale del Paese. La Conferenza «Fulvio Guerrini» ribadisce ogni anno la riconoscenza del Centro al suo fondatore.

Questo e‐book curato da Umberto Gentiloni, e realizzato con la collaborazione di Stefano Palermo, dà voce a quella generazione e riassume un percorso che punta a nuovi traguardi.

Di tale percorso si possono individuare alcune caratteristiche che lo rendono unico: innanzi tutto, la fedeltà al metodo einaudiano del «conoscere per deliberare», ossia lo sforzo di non farsi travolgere dalle appartenenze ideologiche o partitiche ma di studiare le nuove forme e le nuove dimensioni che la libertà continuamente assume. In secondo luogo, la sua assoluta indipendenza, che ha reso il Centro Einaudi una fucina di pensiero libero e anticonformista.

Inoltre, la varietà degli strumenti messi in campo, tra i quali voglio ricordare il più longevo, la rivista «Biblioteca della libertà», che oggi, in coerenza coi tempi, prosegue la pubblicazione con modalità online, garantendo uno spazio importante a giovani studiosi che rinnovano la vocazione del Centro a qualificarsi anche come palestra di nuove energie intellettuali. Accanto alla rivista, segnalo i nuovi strumenti di informazione e comunicazione presenti nel sito del Centro, di recente rinnovato. Ancora, sottolineo la capacità di offrire strumenti di analisi aggiornati e approfonditi sulla realtà economica del Paese,

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quali l’annuale ricerca sul risparmio, oggi condotta in collaborazione col gruppo Intesa Sanpaolo, e il Rapporto sull’economia globale e l’Italia, in collaborazione con Ubi Banca; oltre che gli studi sull’evoluzione delle politiche sociali, nell’ambito dei quali vanno ricordati il Rapporto sul secondo welfare e la ricerca condotta in collaborazione con l’Unione Europea, «Reconciling Economic and Social Europe: Values, Ideas and Politics (REScEU)».

Il contributo offerto dal Centro Einaudi si conferma dunque come particolarmente originale e importante: ne è testimonianza l’attenzione ricevuta da tanti soggetti, privati e istituzionali, che con la loro vicinanza e il loro appoggio consentono la prosecuzione della nostra attività; a tutti va in questa occasione la gratitudine del Centro Einaudi e la conferma del proprio impegno a onorare la fiducia che ci è stata accordata. Un ringraziamento speciale rivolgo alla Fondazione Giorgio Rota, intitolata a uno degli studiosi che maggiormente contribuirono a qualificare l’attività del Centro, la quale ha ritenuto di confluire nello stesso Centro riconoscendo la sintonia delle rispettive linee di intervento e di attività.

Le testimonianze presenti in questo e‐book non rispondono a una funzione meramente celebrativa: ringrazio quanti hanno accettato di prendervi parte per il contributo che essi hanno assicurato nel definire, negli anni, l’identità del Centro. Il loro impegno ha consentito di introdurre in Italia temi, autori e sollecitazioni che sarebbero rimasti altrimenti sconosciuti, contribuendo così a rendere la cultura italiana più aperta e meno provinciale. Il Centro intende ora onorare i risultati raggiunti grazie ai loro sforzi e confermarsi come sede insostituibile per la riflessione sulle nuove frontiere della libertà.

Salvatore Carrubba

Presidente Centro Einaudi