Col summit sul clima di Parigi è ripartito il trenino mediatico della salvezza del pianeta dalle malefatte umane. Il “climatismo” piace quasi a tutti. Sta nascendo, in altre parole, una nuova coscienza collettiva che salverà il mondo. Sicuro che le cose stiano proprio così, ossia che rischiamo di distruggere il pianeta? C'è chi dice sì e chi dice no (1). Non sapendo proprio con chi schierarci, usiamo l'arma dell'ironia riproponendo una cosa scritta nel 2009 (2), (3).

 

Scenario A – La catastrofe si abbatte su Babilonia

Si scioglie la calotta polare, gli orsi nuotano nelle acque meno gelide, ed un’onda immensa si avvicina a New York. Alcuni fuggono su delle automobili di modesta dimensione che sono ormai da anni costruite con i famosi motori diesel della Fiat. Appena l’onda si avvia verso New York, crollano i prezzi delle assicurazioni e delle riassicurazioni. Qualche ora dopo, i mercati finanziari sono chiusi. Per gli apocalittici finalmente Babilonia non c’è più – un segno della punizione divina per l’avidità mostrata dai banchieri durante la crisi finanziaria di qualche anno prima e per la promiscuità così ben mostrata da Sex and the City.

Barack Obama – ormai al secondo mandato - rassicura il mondo, ma sa che non c’è molto da fare. Come che sia, richiama l’esercito, ormai in Pakistan, per usarlo per la protezione civile. Osama bin Laden vede la relazione divina fra l’onda che sommerge New York ed il ritiro dell’esercito di Satana da Dar al-Islam.

Eppure c’era chi – sorta di “profeta di sventura” moderno – per anni ed anni aveva avvertito, denunciato, supplicato. Nessuno però gli aveva creduto. Sì certo, erano stati ridotti i consumi di materie prime energetiche. Negli Stati Uniti con le autovetture piccole, ed in Cina con la chiusura degli impianti più inquinanti. Ma non si era fatto abbastanza. Qua e là con i pannelli solari. Qualcuno con le centrali atomiche. Agli “effetti catastrofici ultimi” dell’aumento costante della temperatura nessuno aveva davvero creduto. Si continuava ad affermare - ciecamente - che la crescita della temperatura non era evidente. Si affermava che mancavano le prove scientifiche. Superbia dell’uomo moderno, che non crede, come si è fatto per millenni, che la natura abbia una vita propria e che sia pure vendicativa. L’umanità si era dimostrata ancora una volta miope. Urgeva per il futuro un ritorno al giudizio non scientifico.

Eppure ad ogni G – fosse ad otto, a venti, o a due – i comunicati parlavano di “fattori climatici”. Inoltre, il National Intelligence Council aveva mostrato - anni addietro, prima delle elezioni, nel 2008 – sia a Barack Obama sia a John Mc Cain (ricordate? Il guerriero) un rapporto dove, tra le altre cose - si parlava di un uragano apocalittico che si sarebbe potuto abbattere su New York. Insomma, anche lo spionaggio avvertiva. Dopo la tragedia delle Due Torri, esso non s’imbarazzava più nel ricordare l’esistenza degli “eventi catastrofici remoti”. Se un evento anche molto improbabile produce un danno colossale, bisogna agire per tempo. Infatti, il risultato di un evento è la sua probabilità messa in rapporto al danno. Un evento che ha una probabilità di manifestarsi dell’uno per cento e genera cento morti, non è diverso da un evento che ha una probabilità di manifestarsi del cento per cento e genera un morto. L’umanità si era dimostrata ancora una volta miope. Urgevano per il futuro dei corsi di statistica che coinvolgessero tutti.

Intanto che succedeva tutto questo, il prezzo dell’oro saliva “alle stelle”, e l’oro fisico stipato in Svizzera era - per la sua distanza dal mare - al sicuro, e deliziava i suoi fortunati proprietari. I quali spesso avevano lasciato i propri beni in Svizzera, nonostante tutti gli “scudi fiscali”. Va notato che i contratti cartacei di compravendita sull’oro erano difficili da far valere, mentre il lingotto fisico era sempre sicuro. L’ondata apocalittica non aveva messo in ginocchio solo la finanza e la promiscuità sessuale nella Grande Mela, ma aveva messo in ginocchio anche i “nuovi ricchi” asiatici, che si erano affacciati - pasciuti ed arroganti - sul mare. Che fine aveva fatto quel “nuovo ricco” cinese con l’accento da provinciale, che si era comprato un appartamento con sole cinque stanze da letto a Hong Kong per 56 milioni di dollari (sic) nel lontano 2009? Il “progresso” nel mondo – si sa - è stato trainato dai marinari e dagli insediamenti urbani. Quelli affacciati al mare – grazie alla vendetta della natura - ormai non ci sono più. Viva, ora si riavranno le relazioni “comunitarie” e non quelle “individualistiche”, ricordavano i “reazionari”.

Scenario B. Tanto rumore per nulla

Non si scioglie la calotta polare, con gli orsi che s’aggirano annoiati fra i ghiacci. Nessun’immensa onda si avvicina a New York. Gli statunitensi, che guidano ormai da anni soprattutto le automobili di modesta dimensione, con molte costruite con i motori diesel della Fiat, ricordano i bei tempi in cui giravano solo con i loro amati dinosauri, quelli che consumavano come delle navi. Peraltro, i cosiddetti dinosauri erano delle automobili ormai difficili da trovare, a causa della rottamazione di Obama.

Il ribrezzo degli apocalittici per Babilonia è aumentato: i banchieri e la promiscuità imperano a New York. Barack Obama cerca nuovi alleati per combattere in Pakistan. Osama bin Laden – stanco e anziano - combatte ancora Satana nel Dar al-Islam.

I “profeti di sventura” sono prima derisi, e poi dimenticati. Erano stati abbastanza ridotti i consumi di materie prime energetiche. Negli Stati Uniti con le autovetture piccole, ed in Cina con la chiusura degli impianti più inquinanti. Erano stati installati molti pannelli solari. Le imprese del settore delle “energie alternative” ormai erano quasi tutte quotate. Queste imprese avevano dato luogo ad una “mini-bolla”, che ricordava - ma solo pallidamente - quella delle “dot.com”. I maligni l’avevano chiamata la “Al-Gore-bubble”. Qualcuno aveva ripreso la costruzione di centrali atomiche. Agli “effetti catastrofici ultimi” dell’aumento costante della temperatura nessuno aveva davvero creduto. Si continuava a dire - giustamente - che la crescita della temperatura non era evidente. Si affermava che mancavano le prove scientifiche. Ecco il progresso dell’uomo moderno, che non crede, come si è fatto per millenni, che la natura abbia una vita propria e che sia pure vendicativa. In fondo, delle scemenze buone per i selvaggi. L’umanità si era dimostrata ancora una volta lungimirante. Urge un maggior investimento nella ricerca scientifica, cuore del progresso.

Ad ogni G – fosse ad otto, a venti, o a due – ormai si parlava in maniera meno enfatica dei “fattori climatici”. Il National Intelligence Council aveva mostrato anni addietro sia a Barack Obama sia a John Mc Cain un rapporto, dove - tra le altre cose - si parlava di un uragano apocalittico che si sarebbe potuto abbattere su New York. Insomma, lo spionaggio voleva farsi perdonare – esagerando con le catastrofi prossime future - la tragedia delle Due Torri, quando aveva appunto sottovalutato l’esistenza degli “eventi catastrofici remoti”. L’umanità si era dimostrata ancora una volta lungimirante. Per i corsi popolari di statistica si sostiene che manchino i fondi.

Intanto che succedeva tutto questo, il prezzo dell’oro, dopo essere anni addietro salito “alle stelle”, come copertura della supposta detronizzazione del dollaro, ormai era cedente. La finanza anglosassone - che aveva prima comprato per tempo e poi venduto per tempo l’oro - e la promiscuità sessuale imperavano nella Grande Mela. I “nuovi ricchi” asiatici vivevano pasciuti ed arroganti a Hong Kong. Il “nuovo ricco” cinese – quello che con l’accento da provinciale si era comprato un appartamento con sole cinque stanze da letto a Hong Kong per 56 milioni di dollari – aveva trovato un “nuovo ricco” ancora “più nuovo ricco” di lui, che lo aveva comprato. Il “progresso” nel mondo – si sa - è stato trainato dai marinari e dagli insediamenti urbani. Viva, si avranno sempre meno relazioni “comunitarie” e sempre più quelle “individuali”, ricordavano i “progressisti”.

Scenario C. Il complotto degli Illuminati

E’ convocata la Spectre, della quale fanno parte, a diverso titolo, la Trilaterale, il Fondo Monetario, la Goldman Sachs, ed un’oscura e potentissima organizzazione cinese – i Draghi di Loto. Si pensa che, se gli Illuminati si convincono, il mondo seguirà. L’incontro avviene in una gran villa alle porte di Parigi. Macchine scure - con vetri oscurati - alla chetichella entrano nel parco della villa. Uomini che, con fare indaffarato, entrano nella villa. Non ci sono escort, solo dossier. L’incontro è semplicemente la breve discussione che segue il primo ed unico intervento, diviso in tre parti, di cui diamo – con preghiera di riservatezza per i lettori - la sintesi.

“Signori – esordisce il relatore - sappiamo che è molto difficile muovere il mondo da un ragionamento, tuttavia ci proviamo. Noi tutti sappiamo che ci sono degli eventi che difficilmente si manifestano, ma che, se si manifestano, producono guai. Chi avrebbe mai pensato che un caporale austriaco – un porta ordini seppur bi-decorato con croce di ferro - avrebbe messo a ferro e fuoco il mondo? Chi avrebbe mai pensato che un gruppo di esuli russi - senza un soldo e che discutevano agitatamente fra loro, come tanti Bryan di Nazareth - avrebbe messo a ferro e fuoco il mondo? Ecco, signori, dai fatti minimi, si possono avere degli effetti massimi! Possiamo dire - con espressione nota - che anche il semplice battito d’ali di una farfalla può produrre un uragano!”.“Noi – prosegue - non sappiamo se il mondo diventerà più caldo, oppure se resterà com’è. Una volta – negli anni settanta - si assicurava che sarebbe diventato più freddo, poi non è successo niente. Supponiamo che il mondo possa diventare più caldo, e supponiamo anche che la probabilità che questo avvenga sia minima. Se però, potremmo dire per caso, diventasse caldo, sarebbero guai, e guai veri. Per evitare che un evento remoto possa rovinare tutto, bisogna pensarci per tempo. Insomma signori, occorre spendere fin da subito una montagna di denaro, perché questo non avvenga”.

“Ma – conclude - come convincere la gente che si deve investire un sacco di denaro per una cosa che molto difficilmente accadrà? Esagerando la probabilità che l’evento si manifesti. Anzi, dandolo per certo. Agitare lo spettro dell’Apocalisse in genere funziona. Le paure ataviche albergano nel cuore del Volgo, certo non nel nostro, che mica siamo Illuminati per caso! Se s’investono un sacco di soldi e non accade nulla, sosterremo che non è accaduto nulla proprio perché si è investito un sacco! Tutti affermeranno: che soldi ben spesi! I soldi spesi, inoltre, sono un business. Pensate a quanta gente non vede l’ora di investire nelle “tecnologie legate alle energie alternative”. E’ talmente ovvio che qui è il futuro, che nessuno si ritrarrà. Andare contro il senso comune è come scalare una parete ripida. Dunque non importa se, alla fine, sia vero o meno che il mondo diventerà caldo. Se non lo diventa, ricorderemo che è rimasto temperato proprio grazie ai nostri investimenti, anche se non sono serviti a nulla. Se lo diventa, affermeremo che abbiamo fatto il possibile. Insomma, signori, è razionale partecipare al gioco del mondo che si riscalda. Nel primo caso, abbiamo salvato il mondo, nel secondo, ci siamo battuti con eroismo”.

Tutti annuiscono. Non si ha dibattito e perciò si passa all’azione. Sono tosto riaccesi i telefonini, e si danno gli ordini.

(1) http://www.ilfoglio.it/scienza/2015/12/06/cop21-breve-analisi-del-climatismo-nuova-ideologia-che-inganna-tutti___1-v-135714-rubriche_c865.htm

(2) http://www.limesonline.com/cartaceo/disastro-o-business-as-usual-breve-inventario-dei-mondi-possibili

(3) http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/ricerche/655-il-complotto-degli-illuminati.html