Abbiamo avuto una accelerazione delle decisioni: si potrebbe persino votare prima della scadenza naturale della legislatura. Ossia a settembre 2017, invece che nei primi mesi del 2018. Non solo, ma si andrebbe a votare con una legge elettorale riformata (1), che però deve essere ancora definita con precisione per poi essere decisa (votata dalle Camere).

 

Il partito maggiore – il PD - sembra voler prendere questa decisione per saltare sul “ciclo elettorale favorevole” (2). In breve, questa è l'idea: 1) i Populisti hanno perso (in varia misura) in Austria, Olanda, e Francia; 2) in Francia la vittoria di Emmanuel Macron con il neo costituito partito “liquido” dal nome evocativo di En Marche! fa presagire - ci sono però dei forti dubbi, se appena si va oltre l'entusiasmo (3) - una Euro-zona meno austera, 3) a settembre si vota in Germania, laddove la vittoria della CDU-CSU sembra scontata; 4) da notare, infine, che nel vuoto che si è creato con l'emergere degli autocrati - Trump nelle intenzioni, Putin ed Erdogan nei fatti (4) - l'Europa è, suo malgrado, precipitata in una sorta di “solitudine geopolitica”, e quindi è nell'interesse germanico rilanciarne il progetto (5), anche se non è chiaro come.

Le elezioni anticipate non dovrebbero mostrare alcun vincitore – il PD e M5S sono accreditati di un trenta per cento ciascuno, così come FI, la Lega, e i Fd'I semmai si presentassero insieme - e quindi il governo non potrebbe che nascere nella fase emergenziale successiva. Ed è il nuovo governo - non quello in carica - dovrebbe quindi varare la Legge Finanziaria. I proponenti delle elezioni anticipate fanno – deduco io - questo ragionamento. Se i tedeschi votano in settembre e gli italiani nel 2018, ecco che si crea un vuoto di sei mesi, durante i quali il debito pubblico italiano potrebbe diventare l'oggetto maggiore delle operazioni al ribasso (6). Se però si vota insieme – tedeschi e italiani nello stesso mese di settembre e dopo i francesi che hanno appena votato in maggio e poi a giugno - e in Italia si forma dopo poco tempo un governo che mette “in un angolo” i Populisti (7), ecco che si potrebbe sfruttare l'onda lunga della vittoria avvenuta di Macron e quasi certa della Merkel per ottenere un'apertura di fiducia dei mercati finanziari. 

Un gioco possibile, ma pericoloso. Perché “pericoloso”? Se il tempo per formare un governo credibile sotto il profilo finanziario non fosse breve, ma lungo? Contro obiezione: se si aspetta la scadenza naturale della legislatura del 2018 e non si fa niente, ecco che il debito pubblico è attaccato lo stesso. Tanto più che la politica ultra espansiva della Banca Centrale potrebbe intanto frenare - ossia incominciare a ridurre l'acquisto di titoli del Tesoro, per poi non comprarne più, senza necessariamente venderli (8).

 

1 - http://www.lastampa.it/2017/05/29/italia/politica/la-doppia-mossa-di-grillo-per-spiazzare-berlusconi-ddiLx5miLIg47BQG4mpYuO/pagina.html

2 - http://www.huffingtonpost.it/2017/05/28/matteo-renzi-possibile-unintesa-a-tre-sulla-legge-elettorale_a_22113140/

3 - http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/commenti/4698-quale-accordo-fra-francia-e-germania.html

4 - http://www.economist.com/news/europe/21722651-liberal-values-and-rule-law-meet-capricious-populism-how-trump-putin-and-erdogan-unsettle

5 - http://www.economist.com/blogs/kaffeeklatsch/2017/05/what-s-brewing-germany

6 - Per “operazioni al ribasso” si intende il prendere a prestito dei titoli e il venderli, contando di comprarli in un secondo momento, ma ad un prezzo inferiore. Una volta ricomprati sono resi al prestatore. Il guadagno è la differenza di prezzo fra la vendita e il riacquisto. Questa è l'operazione detta in gergo “corta”. Essa oggi come oggi è attraente più di una operazione detta in gergo “lunga”, ossia quella che compra i titoli contando che, se in molti lo fanno, i prezzi salgano. Nelle condizioni dei mercati finanziari di oggi – rendimenti bassissimi delle obbligazioni sovrane per cui un guadagno in conto capitale, ossia ottenuto con un ulteriore rialzo dei prezzi, e quindi con un ulteriore compressione dei rendimenti – l'operazione “lunga”, insomma, è improbabilmente redditizia. Ergo, si potrebbe avere la tentazione di vendere il debito italiano al di là delle considerazioni di merito sul debito/PIL, le prospettive e quant'altro, proprio per mancanza di alternative. Il debito italiano è così attaccato per mancanza di alternative redditizie, quindi non per un proprio particolare demerito.

7 - Gli schieramenti in campo hanno interessi diversi e nessuno può vincere. Allora perchè mai c'è convergenza sul sistema tedesco, che spinge alla governabilità ed elimina i partiti minori con la soglia di sbarramento?  La spiegazione potrebbe essere questa. L'esito probabile delle elezioni anticipate è un accordo fra PD e FI, perciò a loro il sistema tedesco va bene. Può andar bene ache a M5S, che può fare incetta di seggi col proporzionale, per poi restare all’opposizione. Per le stesse ragioni, può andar bene anche al polo detto sovranista, che non in grado di governare da solo, ma che è un efficace oppositore anti euro, anti Europa, eccetera, e quindi può raccogliere i voti degli "scontenti". Infine, i minori possono sperare di accordarsi ed accorparsi con i maggiori.

8 - http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/asset-allocation/4675-quando-le-banche-centrali-dimagriscono.html