Nel dibattito corrente si ragiona in termini statuali: la Grecia, la Germania, eccetera. Poi i problemi legati al debito pubblico sono raccontati con metafore: le cicale, le formiche, eccetera. Quindi si discute di stati e di carateristiche per così dire antropologiche: i greci sperperano, i tedeschi sono oculati, eccetera. Non che questo modo di affrontare i problemi correnti non abbia una ragion d'essere, ma non è l'unico modo di osservare le cose. Seguiamo un altro approccio, che non pensiamo sia quello “giusto”, semplicemente pensiamo che aiuti a osservare (fruttosamente?) le cose in altro modo (1).

Invece di dividere l'Europa in Stati la dividiamo in regioni, o meglio in unità territoriali omogenee, che poi sono quelle che servono per calcolare i trasferimenti dei fondi strutturali (2). Poi per ciascuna unità calcoliamo il reddito disponibile (pro-capite) dei residenti. In questo modo un Paese come l'Irlanda, che appare ricco per la presenza delle multinazioni attratte dalla sua fiscalità, diventa meno ricco perché è calcolato solo il reddito netto a disposizione degli irlandesi. L'Irlanda - nelle classifiche fatte in questo modo e a differenza delle classifiche basate sul PIL, dove sono contati i profitti delle multinazionali - è più povera. L'approccio proposto ha ovviamente dei punti deboli. Un Paese come la Francia spende molto tassando molto per la sanità e per l'istruzione pubblica. Nel calcolare il loro reddito netto ecco che i francesi diventano meno ricchi di quanto non siano nelle classifiche basate sui PIL, perché i servizi a loro disposizione, proprio perché contati come quelli che si possono acquistare solo con il reddito netto, si riducono.

In ogni modo, i risultati – pur con tutti i loro limiti - sono a dir poco intriganti. Si dispongano le unità territoriali su una mappa. Più una unità territoriale è ricca più è verde, più è povera più è gialla.

 

Europa vista in altro modo
Europa vista in altro modo

 

La mappa per esteso di trova qu

http://ftalphaville.ft.com/files/2015/02/Europe-personal-income-per-capita-by-NUTS2-region.png

Come si vede, abbiamo una periferia molto meno ricca in parti della Spagna, in parti dell'Italia, e in tutta la Grecia. Abbiamo delle aree di molta minor ricchezza anche in Irlanda e in Olanda. La parte davvero ricca dell'Europa - come mostra la seconda mappa (3) - quasi si sovrappone al quella del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, altrimenti noto come primo Reich. (Il secondo è quello della Germania guglielmina, ed il terzo è … ). La Lombardia, l'Emilia Romagna, il Friuli, e la Val d'Aosta fanno parte del Primo Reich. Anche i Paesi Baschi, l'area parigina e londinese hanno un reddito simile a quello del Primo Reich. La parte povera spagnola si sovrappone a quella che è stata ri-conquistata a danno dei Mussulmani (4) con molto ritardo (la Reconquista). La parte italiana si sovrappone con il Regno di Sicilia (5).

Dove ci porta questo ragionamento? In Europa ci sono delle aree ricche che traferiscono parte del reddito a quelle povere – l'Italia del Nord e quella del Sud è l'esempio famoso (6). Ma anche in Spagna si ha questo traferimento tra le parti di un Paese, ed anche in Germania. La Grecia è la vera novità. Se, in un modo o nell'altro, la si salva, alla fine essa diventa un'area dove si avranno dei trasferimenti non all'interno dello stesso Stato, ma dagli altri Stati verso la Grecia. Si avranno così “tre grecie” diversamente finanziate: Il Meridione, la Spagna della tarda Reconquista, e la Grecia propriamente detta. Qual è il punto? Non si ha una Grecia ricca che traferisca una parte del proprio reddito a quella povera. E dunque è l'Euro-area che deve agire come se fosse una sorta di Grecia ricca. I traferimenti sono (abbastanza) facili da legittimare fra cittadini di uno stesso stato, nel caso della Grecia i traferimenti sarebbero sovra-nazionali.

http://ftalphaville.ft.com/2015/02/13/2118963/euro-area-divergence-more-about-regions-than-countries/

http://en.wikipedia.org/wiki/Nomenclature_of_Territorial_Units_for_Statistics#Level_structure

http://media.maps.com/magellan/Images/WRLH039-H.gif

http://www.classzone.com/cz/books/ms_wh_survey/resources/images/chapter_maps/wh16_reconquista.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Sicilia

http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/commenti/1700-debito-pubblico-e-meridione.html