Il rendimento delle banche europee (dividendo su prezzo) è sotto la media storica, ed è pari all’1,9% (1). I dividendi sono stati tagliati molto nel 2008 e poi rialzati nel 2009, ma non sono tornati ai livelli precedenti la crisi, e i prezzi delle azioni sono saliti, sebbene stiano sotto i livelli precedenti la crisi. Il rendimento delle banche europee è pari alla metà del rendimento sui titoli di stato a dieci anni, sempre in Europa.

Uno potrebbe guadagnare investendo in azioni bancarie, se i dividendi salissero, a parità di prezzo, oppure, a parità di dividendo, se i prezzi salissero. Dovendo ridurre la leva – il rapporto fra attivo e mezzi propri – le banche difficilmente alzeranno in maniera cospicua i dividendi, anche nel caso di un aumento dei profitti. Ergo, gli azionisti delle banche debbono contare su un’ascesa dei prezzi trainata dai maggiori profitti non distribuiti.
 
I prezzi delle banche, e non solo quello di Goldman Sachs, potrebbero incominciare ad andare «sotto pressione» anche per effetto delle inchieste suscettibili di coinvolgerle. Le inchieste sono legate alla gestione delle obbligazioni con in pancia i mutui ipotecari (2). Peccato che gli studi legali (3) non siano quotati in borsa, i loro redditi nei prossimi tempi dovrebbero salire molto.
 

Comunque sia, aleggia dietro tutte queste vicende la riforma del sistema finanziario.


(1) http://www.ft.com/cms/s/0/a1d812ca-4b22-11df-a7ff-00144feab49a.html

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2) http://www.ft.com/cms/s/0/eaf9448c-4b14-11df-a7ff-00144feab49a.html

(3) http://www.ft.com/cms/s/0/d2af9178-4b1f-11df-a7ff-00144feab49a.html