Nessuna copertina

Profilo Europa / Pensioni a misura di Unione

Europe / Pensions fit for the Union

Categoria/Category
Anno XXXVII, n. 163, gennaio-aprile 2002
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

La diversità nei sistemi pensionistici dei paesi europei rappresenta più un costo che un vantaggio, pertanto una certa armonizzazione dovrebbe essere perseguita, magari anche soltanto attraverso lo strumento blando del «coordinamento aperto», già adottato per altri importanti capitoli della spesa sociale. La nuova architettura previdenziale, che faticosamente sta affermandosi, è basata anzitutto sulla concezione della previdenza come di un modo per agevolare gli individui nel trasferimento di redditi dalla vita lavorativa alla vita inattiva; uno strumento per assicurare il consumo nell’età anziana, non già come una forma di assistenza delle classi attive nei confronti di quelle inattive. Compete ai singoli paesi dell’Unione completare il processo di riforma dei loro sistemi pensionistici, ma il metodo del coordinamento aperto potrebbe rappresentare un importante strumento per realizzare, in modo indiretto, una qualche forma di convergenza nelle politiche previdenziali. L’auspicio è per pensioni «portabili» e flessibili, premessa per un’Europa più dinamica, in grado di coniugare cittadinanza e solidarietà, da un lato, con responsabilità individuale, assunzione di rischio e flessibilità, dall’altro.

The diversity of pensions systems in European countries is more of a cost than an advantage. Hence the need to pursue a certain degree of harmonisation, even if it does mean resorting to the bland instrument of ‘open coordination’, already applied to other important social spending items. The new architecture of social security, currently struggling to assert itself, is based largely on a conception of social insurance as a way of helping individuals to transfer income from their working lives to their inactive lives – as a tool to guarantee consumption in later life, not as a form of assistance offered by the active classes to the inactive ones. True, it is up to the single countries of the Union to complete the reform of their pension systems, but, nonetheless, the open coordination method could represent an important tool to achieve some form of convergence of social security policies indirectly. Hopefully, ‘portable’, flexible pensions – a prerequisite for a more dynamic Europe – will be introduced to combine citizenship and solidarity on the one hand, and individual responsibility, risk assumption and flexibility on the other.

pdf scarica il testo in PDF