2013

«German Stranger» o «Guter Europäer»? A proposito di una recente interpretazione della «filosofia politica» di Leo Strauss

Categoria/Category
Anno XLVIII, n. 208, settembre-dicembre 2013
Editore/Publisher
Centro Einaudi
Luogo/City
Torino
Articolo completo/Full text
208online_Ghibellini_11.3.2014.pdf

Abstract

L’interpretazione del pensiero di Leo Strauss è un esercizio tutt’altro che semplice, dato che si tratta di un autore complesso e controverso soprattutto perché nella sua riflessione filosofico-politica, e non solo in quella storiografica, è possibile riscontrare, fra le righe, la presenza della dicotomia tra «insegnamento esoterico» ed «insegnamento essoterico». Dopo aver individuato due tipici errori di interpretazione di Strauss – uno per difetto» proprio di chi nega la presenza di tale dicotomia nella sua riflessione originale, l’altro «per eccesso» che contraddistingue chi invece la coglie, per poi tuttavia interpretarla in modo impreciso e smisurato – il saggio si concentra su questo secondo tipo di errore, prendendo in considerazione gli scritti di William H.F. Altman, che è giunto recentemente ad accostare Strauss addirittura alle posizioni del nazionalsocialismo. Attraverso tale analisi critica, l’autore fornisce un’interpretazione della filosofia politica di Strauss che cerca sia di evidenziarne i risvolti più scomodi, sia di interpretarli in modo rigoroso e distaccato, soprattutto con riferimento a temi quali il nazismo, il fascismo, il liberalismo e la democrazia.