La conversione del debito pubblico francese in franchi è una parte essenziale del programma del Front National. Nel caso in cui questa conversione si materializzasse, avremmo quasi due mila miliardi di obbligazioni in euro – l'ottanta per cento del debito francese che è stato emesso sotto le leggi francesi ed è quindi convertibile - che cambiano valuta di riferimento.

Un terremoto di questa portata (all'incirca dieci volte il debito della Grecia) non è dato per probabile dai mercati. La differenza di rendimento fra il titolo decennale francese e quello tedesco (lo spread) è, infatti, inferiore ai 100 punti base, ossia all'uno per cento assoluto. Una differenza di rendimento che difficilmente potrebbe coprire la perdita in conto capitale che si avrebbe con la conversione – ossia, è facile immaginare che il debito in franchi dovrebbe rendere più del debito in euro, e questo “più” difficilmente sarà nell'ordine dell'uno per cento.

Perciò abbiamo un partito che dichiara senza mezzi termini di voler convertire il debito nella moneta nazionale, con i mercati che non danno all'evento una probabilità che sia significativa. Eppure il Front National è in testa ai sondaggi. La ragione dello scetticismo dei mercati è nel sistema politico francese.

Al primo turno delle presidenziali possono vincere anche le estreme, ma al secondo turno si ha una forte convergenza dei moderati verso un candidato in qualche modo sempre di centro. Le estreme quindi non vincono, anzi non hanno mai vinto nella Quinta Repubblica. Perciò la scommessa dei mercati oggi è che il Front National – grazie al secondo turno - non potrà attuare il proprio programma. Nel 2002 al primo turno Jacques Chirac prese meno del venti per cento dei voti, ma al secondo arrivò ben all'ottanta per cento, perché la Sinistra pur di far perdere il Front National – allora rappresentato da Le Pen padre - votò per il Centro. In conclusione, la scommessa di chi è sereno rispetto al debito pubblico francese è che nei prossimi mesi possa accadere qualcosa di simile.

Possiamo star sereni? Sì e no. Dipende da come l'elettorato di Sinistra si confronterà con il candidato di Centro per avere la ripetizione dello schema del 2002. Si tenga conto che il Front National è “Destra sociale”. Un candidato di Centro come Fillon potrebbe non attrarre quei voti di Sinistra alla ricerca della protezione sociale integrale che è offerta dal Front National. Lo spostamento di una parte dei voti di Sinistra verso la Destra potrebbe quindi far vincere il Front National.

In Italia la Lega (ma anche Fratelli d'Italia) ha in programma la conversione del debito dall'Euro alla Lira. Anche qui lo spread, anche se è il doppio rispetto a quello francese (200 punti base), non è ancora abbastanza alto per poter affermare che i mercati credano nella conversione in lire.

Da qualche tempo l'Euro-area mostra segni stabili di ripresa. Eppure si ha chi vuole una politica economica completamente diversa, simile a quella degli anni Settanta e Ottanta. Una politica molto espansiva, attuata con dei deficit di bilancio elevati, se necessario finanziati dalla banca centrale, il tutto con il ritorno della moneta nazionale. Non si ha un'analisi che mostri le ragioni di questa politica economica alternativa, ossia che mostri perché mai dovrebbe funzionare meglio delle politiche attualmente in essere. Eppure pian piano essa allarga il numero dei propri seguaci.