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Esiste una «via italiana» alla cultura di difesa?

Is There an 'Italian Way' to Defence Culture?

Categoria/Category
Anno XLIII, n. 193, ottobre-dicembre 2008
,
Editore/Publisher
Guerini e Associati

Abstract

Questo articolo analizza gli effetti dell’evoluzione dei concetti di minaccia e di sicurezza sulla conduzione della politica di difesa di una media potenza come l’Italia. Quali sono le principali minacce per l’Italia nel contesto post-bipolare? In che modo conflitti regionali e locali vengono considerati una diretta minaccia per gli interessi nazionali? Quali sono gli interessi nazionali che l’Italia deve proteggere in un mutato contesto globale? Si cerca di fornire risposte a tali domande avvalendosi dell’analisi dei principali documenti strategici elaborati dai decisori politici e militari italiani dalla caduta del Muro di Berlino a oggi. Lo studio di tali documenti permette di illustrare i tratti caratterizzanti l’evoluzione culturale dell’élite politica e militare di fronte al mutamento di concetti come minaccia e sicurezza.

This article analyses the effects of the evolution of the concepts of threat and security on the conduction of defence policy by a medium power such as Italy. What are the principal threats to Italy in the post-bipolar context? In what way are regional and local conflicts seen as a direct threat to national interests? What are the national interests that Italy has to protect in a changed global context? The authors attempt to answer these questions by analysing the principal strategic documents drawn up by Italian political and military decision makers since the fall of the Berlin Wall. The study of these documents allows them to illustrate the traits that characterise the cultural evolution of the political and military elite in the face of the change in concepts such as threat and security.