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Legge elettorale, le riforme desiderabili e quelle possibili • Reforming the Electoral Law: what's desirable and what's possible

Categoria/Category
Anno XLIII, n. 191, aprile-giugno 2008
Editore/Publisher
Guerini e Associati

Abstract

Il quadro istituzionale ed elettorale italiano presenta alcuni caratteri che lo rendono assolutamente unico nel panorama comparatistico e che, combinati fra loro, sono una delle principali cause dell’inefficienza della attuale forma di governo. Sono tre le principali anomalie: il bicameralismo perfetto; l’attribuzione di un premio di maggioranza nazionale alla coalizione più votata potenzialmente disomogeneo fra i due rami del Parlamento; l’elezione di dodici deputati e sei senatori nella circoscrizione estero. Il premio di maggioranza di coalizione sarà oggetto di un referendum abrogativo nel 2009, a meno che il Parlamento non approvi tempestivamente una riforma elettorale organica. Solo una complessiva riforma della legge elettorale, combinata con alcuni improcrastinabili interventi di riforma sul testo della Costituzione, potranno porre fine alla lunghissima e incerta fase di transizione avviata all’inizio degli anni Novanta e nota come Seconda Repubblica.

 

flageng

Certain features of the Italian institutional and electoral framework make it totally unique. Combined, they are one of the root causes of the inefficiency of the present form of government. There are three main anomalies: perfect bicameralism; the awarding of a national majority prize to the winning coalition, potentially non-homogeneous between the two branches of Parliament; the election of twelve deputies and six senators in constituencies representing Italians abroad. Unless Parliament passes an organic electoral reform soon, a referendum will be held in 2009 to abrogate the majority prize to the winning coalition. Only through an overall reform of the electoral law, combined with urgent reforms of the Constitution, will it be possible to put an end to the long, uncertain phase of transition, referred to as the ‘Second Republic’, that began in the early nineties.