Fondi strutturali: studio valutativo della Commissione europea

Osservatorio Europa (2003)

In una dichiarazione del 17 luglio 2003 il commissario per la politica regionale Michel Barnier ha esposto i risultati di uno studio della Commissione europea sull'efficacia e i risultati dei Fondi strutturali in vista del terzo Rapporto sulla Coesione che verrà presentato alla fine del 2003.

I Fondi strutturali dell'Unione Europea sono dei finanziamenti per programmi pluriennali volti a promuovere lo sviluppo regionale, l’occupazione e i cambiamenti strutturali – programmi attuati nel quadro di un partenariato tripartito che associa le regioni, gli Stati membri e la Commissione europea. Nel periodo compreso tra il 1994 e il 1999, oltre due terzi degli interventi sono stati indirizzati alle regioni del cosiddetto Obiettivo 1 (regioni cioè nelle quali il Pil è inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria: nell’Obiettivo 1 sono comprese zone di quasi tutti gli Stati membri, fra cui anche il Mezzogiorno italiano), mentre i restanti fondi sono stati destinati alle regioni che rispondevano ai requisiti degli altri 5 Obiettivi.


I risultati dello studio valutativo hanno evidenziato che i Fondi strutturali hanno accresciuto il Pil delle regioni dell’Obiettivo 1 (dall’1,4 al 4,7% a seconda delle regioni), hanno creato posti di lavoro (circa 8.000.000), hanno consentito la messa a norma di strade e autostrade e un miglioramento della competitività grazie ai progressi nel campo delle infrastrutture e delle risorse umane, tenuto conto anche dei molteplici aiuti alle imprese e di progetti di formazione co-finanziati dall’Unione Europea. Anche gli Stati e le regioni che non ricevono questi Fondi hanno beneficiato indirettamente dell’aumentata competitività dei propri partner, con una crescita delle importazioni e l’intensificarsi degli scambi.


D'altra parte, lo studio individua anche i "punti deboli" dei Fondi strutturali: non sempre i risultati sono stati quelli attesi, occorrono ulteriori progressi nel campo della pianificazione strategica e la stessa messa in pratica dei grandi progetti deve essere resa più efficiente.

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