2002

Economia senza cittadini?

VII Rapporto sull'economia globale e l'Italia (2002)

Categoria/Category
Rapporto sull'economia globale e l'Italia
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Editore/Publisher
Guerini e Associati
Pagine
208
Prezzo
euro 16,50

Abstract

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Se è vero ciò che afferma Samuel Huntington, che «l’uomo utilizza la politica non solo per i propri interessi, ma anche per la propria identità», il riflusso della globalizzazione segna la crisi della politica. Non solo come momento di elaborazione di decisioni collettive, ma anche e soprattutto come produzione di libertà-opportunità individuali e difesa di identità personali, culturali, etniche e quant’altro. Crisi della politica, dunque, rispetto al totalitarismo di un ordine universale che, travalicando il concetto di territorialità, annulla quello di cittadinanza e riduce i margini operativi della democrazia liberale.
Dopo la scorpacciata di mondializzazione, è venuto il momento della sfida alla distribuzione ineguale della ricchezza e del recupero della centralità dell’individuo rispetto al mercato.
Il limite maggiore della globalizzazione è che essa ha creato il «consumatore globale», ma non il «cittadino globale». In altri termini, il processo di globalizzazione ha incrementato, con successo, l’eguaglianza delle opportunità (di scelta) del consumatore, ma ha contemporaneamente ridotto le opportunità di decisione (politica) del cittadino.
I governi di tutto il mondo sono posti di fronte all’impellente necessità di individuare istituzioni, un linguaggio e nuove procedure di applicazione comuni per conciliare le esigenze dell’economia, e dei suoi cicli, con gli imperativi della giustizia sociale, della difesa dell’ambiente e, più in generale, della partecipazione politica.

Dalla Prefazione di Piero Ostellino
Presidente del Centro Luigi Einaudi

Contributi di Mario Deaglio, Giorgio S. Frankel, Pier Giuseppe Monateri, Anna Caffarena
Prefazione di Piero Ostellino. Realizzato in collaborazione con Lazard


Mario Deaglio insegna Economia internazionale all’Università di Torino, ed è editorialista de La Stampa.
Giorgio S. Frankel, giornalista professionista, è esperto di economia del petrolio e di industria aerospaziale.
Pier Giuseppe Monateri insegna Diritto civile all’Università di Torino e Analisi economica del diritto all’Università Bocconi di Milano.
Anna Caffarena insegna Scienza politica e Relazioni internazionali all’Università di Teramo.

 


Questo Rapporto annuale, giunto alla settima edizione, nasce dalla collaborazione fra il Centro di Ricerca e Documentazione "Luigi Einaudi" e la Lazard & C.
Il capitalismo difficile. Le tendenze, le regole, le imprese. Primo rapporto sull’economia globale e l’Italia (1996) e Ultimi della classe? Secondo rapporto sull’economia globale e l’Italia (1997), a cura di Mario Deaglio, sono stati pubblicati da Centro Einaudi e Vitale Borghesi & C. in edizioni fuori commercio. L’Italia paga il conto. Terzo rapporto sull’economia globale e l’Italia (1998), A quando la ripresa? Quarto rapporto sull’economia globale e l’Italia (1999), Un capitalismo bello e pericoloso. Quinto rapporto sull’economia globale e l’Italia (2000) e La fine dell’euforia. Sesto rapporto sull’economia globale e l’Italia (2001), di Mario Deaglio, sono usciti in questa stessa collana.

Per la comunicazione il Rapporto si avvale dell’opera di Moccagatta, Pogliani e associati.