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Per un liberalismo non più «terzo»

Raising the profile of liberalism

Categoria/Category
Anno XLII, n. 187, aprile-giugno 2007
Editore/Publisher
Guerini e Associati

Abstract

A partire dal riconoscimento di un deficit di motivi liberali nel progetto di integrazione europea, lo scritto intende esaminare i motivi di una diffusa diffidenza continentale verso il liberalismo in quanto tradizione politica della libertà negativa. Considerato un «cattivo» ingrediente per la costruzione della forma politica unitaria, il liberalismo negativo è così ben distinto da un liberalismo «buono» orientato ai valori dell’eguaglianza e della fraternità, e quindi impegnato a ridimensionare anche drasticamente la priorità della libertà sull’eguaglianza. La rispettabilità di questo liberalismo positivo o egualitario nel discorso pubblico europeo è ricondotta al suo posizionamento, dal lato della sinistra, in una versione riduttiva e assai datata della diade destra/sinistra, che riserva alla destra l’attaccamento alla libertà in quanto tale accreditandola solo in quelle sue dimensioni più immediatamente assimilabili all’eguaglianza. Questa operazione è messa in questione sottolineando il desiderabile recupero nel discorso europeo del valore politico della libertà in quanto ideale negativo.

Acknowledging a deficit of liberal arguments in the European integration project, this article examines the reasons behind widespread continental diffidence towards liberalism as a political tradition of negative liberty. Considered a ‘bad’ ingredient for the building of a unitary form of politics, negative liberalism is thus distinct from ‘good’ liberalism, which is oriented towards the values of equality and fraternity, hence committed to drastically reducing the priority of liberty over equality. The author traces the respectability of this positive, egalitarian liberalism in European public discourse to the way the left positions it, in a reductive and dated version of the right/left dyad, which reserves to the right attachment to liberty as such, while confirming it only in dimensions closest to equality. The author questions this operation by stressing the need, in European discourse, to recover the political value of liberty as a negative ideal.