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This article is the chronicle of a meeting held in Rome at the start of 1994 to explore the outlines and problems of constitutional reform. The meeting was attended by constitutionalists, political scientists and experts and opinion makers. The participants are referred to under pseudonyms because what we wish to highlight is not so much individual positions as the sheer range of issues discussed, the different institutional solutions possible and their implications and established elements of consent or dissent. The issue addressed: the question of the adequacy or otherwise of article 138 of the Constitution as a way to achieve the reform required today; the possibility of calling a Constituent Assembly and limits on its authority; the relationship between referendum, bipolarity and the consolidation of majority democracy; the exploration of alternative forms of government (the Westminster model, a premiership or the French model?) that might be the subject of a preventive referendum; the hypothesis of a federal as opposed to regional state and the different implications this might have, especially on relations with the European Union and the question of the public debt.
Questo articolo è il resoconto di un incontro tenutosi a Roma nei primi mesi del '94, ed inteso ad approfondire profili e problemi della riforma costituzionale. All'incontro hanno partecipato costituzionalisti, filosofi della politica, politologi e opinion makers. I partecipanti sono indicati da pseudonimi perché quel che ci preme mettere in luce, al di là delle posizioni dei singoli, è l'insieme dei temi in discussione, le diverse possibili soluzioni istituzionali e le loro implicazioni, gli elementi acquisiti di consenso o dissenso. Fra i temi discussi, segnaliamo la questione della adeguatezza o inadeguatezza del ricorso all'art. 138 della Costituzione per la realizzazione della riforma oggi necessaria; la possibilità di ricorrere invece alla convocazione di un'Assemblea costituente, e gli eventuali limiti al potere di tale Assemblea; il rapporto fra referendum, bipolarismo e consolidamento della democrazia maggioritaria; l'approfondimento delle alternative in tema di forma di governo («modello Westminster», premiership o modello francese?), da sottoporre eventualmente a referendum preventivo; le ipotesi di passaggio ad uno Stato federale piuttosto che regionale, e le diverse implicazioni che tale passaggio avrebbe, specie per quanto riguarda il rapporto con l'Unione europea e la gestione del debito pubblico.