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Profilo Europa / Indice della libertà economica dell'Unione Europea. Secondo Rapporto annuale 2002

Europe / EU Economic Freedom Index. Second Annual Report 2002

Categoria/Category
Anno XXXVII, n. 164, 165 maggio-agosto 2002
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

Il Rapporto – alla sua seconda edizione – costituisce il primo tentativo di misurazione del grado di libertà economica dei paesi appartenenti all’Unione Europea e di quest’ultima nei confronti di Giappone e Stati Uniti. Quest’anno l’analisi comprende anche la valutazione della libertà economica di cinque degli otto paesi dell’Europa centro-orientale ammessi alle negoziazioni per l’adesione all’Unione Europea nel 2004 (i cosiddetti peco). L’idea di definire e misurare la libertà economica di un paese, nata poco più di undici anni fa, ha portato alla nascita dell’Economic Freedom Network – una rete di più di 50 istituti di ricerca di tutto il mondo di cui il Centro Einaudi è partner per l’Italia dal 1997 – e alla pubblicazione periodica del Report intitolato Economic Freedom of the World. Il Centro Einaudi e il «Corriere della Sera», con la co-sponsorizzazione di Lazard, hanno deciso di applicare lo schema metodologico sviluppato negli anni di collaborazione con l’Economic Freedom Network ai 15 paesi membri dell’Unione Europea (variando opportunamente i parametri originariamente utilizzati nel computo dell’Indice mondiale). I risultati ottenuti sono proposti con una sola raccomandazione: l’Indice in sé analizza soltanto alcuni aspetti del «vivere economico» dei paesi dell’Ue e, dunque, se ne suggerisce un utilizzo accorto, senza eccedere in forzature interpretative e usi strumentali.

The Report – now in its second edition – is the first attempt to measure the degree of economic freedom in the countries of the European Union and in the EU as a whole compared to Japan and the United States. This year the analysis also includes an evaluation of the economic freedom of five of the eight countries of western and central Europe (the so-called pecos) admitted to negotiations for entry into the European Union in 2004. The idea of defining and measuring a country’s economic freedom, which emerged over eleven years ago, has led to the birth of the Economic Freedom Network – a network of more than 50 research institutions all over the world of which Centro Einaudi has been the Italian partner since 1997 – and the periodic publication of a report entitled Economic Freedom of the World. Centro Einaudi and Corriere della Sera, with the support of Lazard, have decided to apply the methodological pattern developed over years of collaboration with the Economic Freedom Network to the 15 European Union member countries (varying the parameters originally used to calculate the world Index case by case). The results obtained come with a warning note: the Index per se analyses only some aspects of the ‘economic life’ of the EU countries; it thus needs to be used carefully without reading overmuch into it or using it instrumentally.