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Liberalismo e scienza politica classica (Aristotele e Tommaso d'Aquino)

Liberalism and Classical Political Science (Aristotle and St. Thomas Aquinas)

Categoria/Category
Anno XXXIX, n. 176, 177 luglio-dicembre 2004
Editore/Publisher
Centro Einaudi

Abstract

La tesi principale dell’articolo è che il pensiero liberale contemporaneo può trovare un importante e indispensabile complemento nelle dottrine politiche dell’aristotelismo e del tomismo (la «scienza politica classica»). L’autore cerca di mostrare come il prevalere, all’interno della tradizione liberale del XX secolo, delle correnti di stampo illuministico e utilitaristico abbia reso il liberalismo incapace di dare delle risposte ad alcuni dei principali problemi contemporanei. Tra di essi l’autore sottolinea in particolare quello dell’autorità politica e del ruolo e della funzione dell’educazione. Il liberalismo dovrebbe quindi distaccarsi dalla prospettiva weberiana del «politeismo dei valori» per abbracciare una visione dell’individuo e della società che considera come centrale la ricerca di quali siano gli autentici fini dell’uomo. Tale prospettiva non è del resto affatto estranea alla tradizione liberale, come dimostrano pensatori quali Locke, Tocqueville, Madison, Montesquieu, Rosmini.

The main thesis of the article is that contemporary liberal thinking may find an important, indeed indispensable complement in the political doctrines of Aristotelism and Thomism (i.e., classical political science). The author attempts to show that the prevalence, within the liberal tradition in the twentieth century, of Enlightenment and utilitaristic currents has left liberalism incapable of responding to some of the principal contemporary problems. The author stresses the issues of political authority and the role and function of education in particular. Liberalism must thus break away from the Weberian concept of the polytheism of values to embrace a vision of the individual and society, with the pursuit of what may be defined as the authentic aims of man playing a central role. Such a standpoint is by no means divorced from liberal tradition, as thinkers such as Locke, de Tocqueville, Madison, Montesquieu and Rosmini demonstrate.