1978

Il PCI dall'opposizione al governo. E dopo?

N. 11 - Quaderni di Biblioteca della libertà

Categoria/Category
Quaderni «Bdl»
, ,
Editore/Publisher
Centro Einaudi
Luogo/City
Torino

Abstract

Dall'opposizione al governo del paese, la lunga marcia del PCI è sempre più al centro del dibattito politico, sia italiano che internazionale. Al di fuori di ogni pregiudiziale emotiva o ideologica (comunque irrazionale), c'è soprattutto un’appassionante incognita che resta tale: quale contributo può dare l'attuale PCI al buon funzionamento di una società industriale avanzata, di una economia aperta di tipo occidentale, di una democrazia pluralista? Risulteranno più rilevanti — a tal fine — le profonde e coraggiose trasformazioni operate nel corso di questi ultimi anni e di queste stesse ultime settimane; ovvero finiranno per pesare maggiormente ­ e in modo negativo ­ alcune contraddizioni, oggi più visibili che mai all'interno dei nuovo corso comunista? 
Per rispondere al di fuori di ogni simpatia e speranza di parte, non c'è che una strada stare ai fatti. Ed è proprio ciò che cercano di fare i tre saggi contenuti in questo volume. Il primo analizza i mutamenti avvenuti all'interno del PCI durante l'ultimo decennio, considerati in rapporto alle profonde trasformazioni sociali e culturali che hanno caratterizzalo la più recente storia della società italiana. Il secondo saggio si sofferma, invece, sulla crescita elettorale comunista, con particolare riguardo ai voti ottenuti tra i giovani e i nuovi ceti medi. Il terzo saggio, infine, presenta uno scenario «da evitare» (una profezia autofalsificantesi, come si augura lo stesso autore): una ipotesi costruita sulla base dell'esperienza comparata di altri paesi e di una attenta analisi dei complessi rapporti intercorrenti tra partiti, elettorato e istituzioni. Un monito su ciò che converrà a tutti evitare, se sapremo cambiare in tempo questa deludente convivenza politica.