Einaudi e l'incantesimo della libertà

Categoria/Category
Anno XLVII, n. 204, maggio-agosto 2012
Editore/Publisher
Centro Einaudi
Luogo/City
Torino
Articolo completo/Full text
204online_2012_tomatis.pdf

Abstract

Secondo Luigi Einaudi, poiché «la libertà umana intera» «è il bene supremo», «l’incantesimo della libertà» è da comprendere, ascoltare, interpretare con attenzione e devozione, serietà critica e responsabilità coscienziosa. Francesco Tomatis ripercorre il pensiero einaudiano sul tema e conclude che il limite possibilizzante ogni libertà vera, singolare o comune, politica o personale, è un limite esperibile finitamente, esperienzialmente da parte dell’uomo libero e della società liberale, ma limite originario, illimite e inoggettivabile, inidolatrizzabile e sempre ancora da ricercare. È la libertà abissale e originaria, origine della nostra derivata libertà. Del suo incantesimo viviamo, nella sua libertà, umanamente, liberamente ci scegliamo: come libertà.